Nel messaggio per la 54ma Giornata Mondiale per la Pace, Papa Francesco ci ricorda che “l’educazione alla cura nasce nella famiglia, nucleo naturale e fondamentale della società, dove s’impara a vivere in relazione e nel rispetto reciproco”. Ma dice anche che “la famiglia ha bisogno di essere posta nelle condizioni per poter adempiere questo compito vitale e indispensabile”.

Dalle parole del Santo Padre traspare nuovamente la centralità e l’importanza del ruolo e della vocazione delle famiglie, “chiamate a una missione educativa primaria e imprescindibile”.

Dopo aver indicato come Dio Creatore sia l’origine della vocazione umana alla cura e modello della cura, poi incarnata nel ministero di Gesù, papa Francesco ci spiega come questa debba indirizzarsi verso la promozione della dignità e dei diritti della persona, perché ciascuno di noi è creato per vivere insieme nella famiglia […], dove tutti i membri sono uguali.

Già nell’enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco ha sottolineato che è la famiglia “il primo luogo in cui si vivono e si trasmettono i valori dell’amore e della fraternità, della convivenza e della condivisione, dell’attenzione e della cura dell’altro”. È la famiglia il primo spazio in cui “i valori della libertà, del rispetto reciproco e della solidarietà possono essere trasmessi fin dalla più tenera età”.

Oggi il Santo Padre ci dice come in famiglia siamo invitati a prenderci cura gli uni degli altri, reciprocamente, a prestare attenzione a chi è nella necessità, a regalare un sorriso, un abbraccio, una carezza.

Attraverso piccoli gesti quotidiani, siamo invitati ad educare e a educarci alla cultura della cura in famiglia, chiesa domestica nucleo fondamentale della società, dove genitori e figli imparano a vivere in relazione e nel rispetto reciproco.

Per adempiere a questo ruolo e a questa vocazione, è necessario che ci siano le condizioni minime che garantiscano un livello essenziale di sostentamento sociale ed economico. Spesso molte famiglie vivono sull’orlo di situazioni di fragilità o – peggio – soffrono condizioni di disagio e talvolta si ritrovano in frangenti di povertà. La perdita del posto di lavoro, l’abbandono scolastico, le devianze sociali, il clima di sfiducia e di disperazione, la lontananza dalle famiglie di origine, i conflitti di coppia irrisolti, esperienze dolorose di fallimento e di separazione, la violenza domestica sono tutti fattori che rischiano di far scivolare la famiglia in situazioni di disagio, che non consentono di adempiere al ruolo e alla vocazione di comunità educante alla cura. Per questo Papa Francesco sottolinea l’importanza di condizioni familiari essenziali che siano propedeutiche alla condivisione della cultura della cura. Alle stesse famiglie è affidata la responsabilità di custodire e salvaguardare il valore della famiglia, sia mediante la cultura della cura, sia attraverso la richiesta, il sostegno e la promozione di piani e programmi politici e sociali adeguati e lungimiranti, in grado di creare e mantenere un contesto favorevole alla nascita di famiglie, iniziando dal contrasto alla denatalità, vera grande emergenza del nostro Paese.

Serafino Pitingaro
Presidente Famiglie 2000 ODV